Oggi 11 settembre, primo giorno di scuola per molti istituti baresi, gli studenti e le studentesse sono stati accolti dagli striscioni dell’unione degli studenti. “Striscioni con su scritto che pretendiamo di riavere il nostro tempo, il tempo di studio, il tempo di partecipazione, un tempo di cui siamo stati privati” dichiara Rossana Didonna, coordinatrice dell’unione degli studenti Bari.
Gli studenti mostrano fin dal primo giorno di scuola la volontà di ripartire con una mobilitazione massiccia e rivendicazioni precise, per una scuola gratuita e di qualità, per un’ alternanza formativa e per la possibilità di decidere sul loro presente e sul loro futuro. Il 13 ottobre infatti, hanno lanciato uno sciopero dell’alternanza scuola-lavoro, con l’obiettivo di ribaltare l’attuale modello di istruzione.
Ogni giorno gli studenti dichiarano di vivere la frenetica rincorsa alla velocità, alla produttività, che non fa altro che eliminare il ruolo emancipatorio della formazione e della didattica. Con l’inserimento dell’alternanza scuola lavoro obbligatoria in tutte le scuole, gli studenti vengono inseriti precocemente all’interno del mondo lavorativo senza alcun tipo di tutele, venendo privati del loro tempo e diventando manovalanza gratuita, sostituendosi di fatto ai lavoratori.
“Nella data del 13 Ottobre intendiamo astenerci dalle nostre attività, compresa quella dell’alternanza scuola-lavoro per mandare un messaggio forte: l’ultimo anello della catena è quello più debole ma anche quello in grado di spezzarla.
Sarà uno sciopero dell’alternanza e sull’alternanza: vogliamo astenerci dallo sfruttamento e coinvolgere tutte le componenti della scuola e del mondo del lavoro per riprenderci il nostro tempo“ -conclude Didonna.