Sciopero sabato scorso a Napoli, dei lavoratori della vigilanza privata e comparto della sicurezza, per dire basta e rivendicare il giusto diritto a regole e salario. Dopo lo sciopero e la grande manifestazione nazionale del maggio scorso, le Associazioni datoriali della Vigilanza avevano dichiarato l’intenzione di procedere al rinnovo del Contratto Collettivo della Vigilanza, scaduto da oltre tre anni, ma ancora una volta si è avuto un nulla di fatto, rallentando così la trattativa con proposte ritenute dalle organizzazioni sindacati, inaccettabili. Non è stato trovato un accordo su alcuni temi fondamentali come cambio appalto, contrattazione di secondo livello e salario. Lo sciopero è stata una scelta obbligata, dicono le organizzazioni sindacali, per richiamare l’attenzione sul settore e per sollecitare ancora una volta il rinnovo del contratto collettivo, con la previsione di regole certe che ogni azienda deve rispettare, con un quadro di tutele e un equo e giusto aumento salariale, per rispondere all’impegno e al sacrificio dei lavoratori.
- redazione01
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