L’UDC in terra di Brindisi riunitosi il 22 settembre intende riorganizzare il partito raccogliendo quelle anime con valori moderati e cattolici che credono ancora nella possibilità che siano i partiti a dare il massimo contributo alla vita sociale ed amministrativa del territorio così come è stato nel passato.Intendiamo formare e creare una nuova classe dirigente che si impegni nella riorganizzazione del partito sul territorio , apportare un rinnovamento con persone motivate e non perché amico o parente di quello… o finalizzato alla ricerca di candidati per le elezioni.
Vogliamo formare dei gruppi di lavoro per aree di competenza per fare sintesi nei momenti giusti quando la politica, il mondo sindacale e sociale chiedono confronto sulle grandi tematiche che da anni assillano la Città di Brindisi, essere di supporto anche a chi si trova a governare per delineare insieme l’idea di città che si intende perseguire, tenendo in massima considerazione le vocazioni naturali del nostro territorio e le sue potenzialità, che se sfruttate al meglio possono apportare beneficio economico a tutti i cittadini, oltre che essere attenti alle nuove richieste che l’Italia e la Comunità Europea ci chiedono e valutare qualche miglioria da apportare per essere competitivi con l’offerta.
Queste sono alcune cose di cui ci dobbiamo riappropriare nel fare politica fra di noi e aprire un tavolo con tutte quelle forze moderate che intravedono lo stesso obiettivo (partendo dalle forze politiche che già erano presenti all’opposizione dell’ultimo governo cittadino, e poi aprire agli altri)
Dobbiamo fare dei partiti forti che determinano con le loro idee e le loro azioni sempre nell’interesse esclusivo del territorio, e non essere usati solo come serbatoi di voti ora per le politiche poi per le amministrative ecc.., e poi ci deve accumunare un’intesa fondata sul principio condiviso della discontinuità di come è stato gestito nel passato la pubblica amministrazione.
Solo facendo questi sforzi faremo riavvicinare i cittadini alla partecipazione attiva della politica, avendo ben presente le difficoltà in cui si dibatte la città.
Raffaele Iaia