Un passo decisivo nella direzione richiesta dai cittadini tarantini di fare ulteriori approfondimenti sui dati ambientali e sanitari. La Regione Puglia ha infatti formalizzato una collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità in tema di valutazioni di impatto sanitario per la città di Taranto. "I rapporti di collaborazione tra Regione Puglia e OMS risalgono al 2016 e si sono sempre più rafforzati, ha detto il presidente Emiliano, portando all'adesione della Regione alla Rete Europea delle Regioni dell'OMS e al Protocollo ‘Breath the Life', presentato nel corso della I Conferenza Mondiale OMS sul tema ‘Inquinamento Atmosferico e Salute'".
"La specifica sinergia concordata tra Regione Puglia e OMS per le valutazioni sanitarie nella città di Taranto si colloca nel contesto del protrarsi di una situazione di incertezza per la salute dei cittadini, di complessità dei dati disponibili e non scevra da risvolti giudiziari circa la compatibilità ambientale e sanitaria delle attività siderurgiche di Taranto, che rappresentano una fonte di crescente insicurezza per la popolazione, oltre che di un potenziale danno d'immagine ed economico per lo sviluppo della città e della Puglia". Oggetto specifico della collaborazione tra Regione Puglia e gli Uffici europei dell'OMS, riguarda la realizzazione di una Valutazione d'Impatto Sanitario per la città di Taranto, relativamente agli scenari del piano di decarbonizzazione proposto dalla Regione, a partire dai livelli produttivi autorizzati all'acciaieria Arcelor Mittal, nonché valutazioni d'impatto cumulativo", ha spiegato l'ingegnere Barbara Valenzano, Direttore del Dipartimento regionale per l'ambiente, nonché firmataria di due richieste di riesame del provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale dell'ex ILVA negli ultimi due anni. Con questa iniziativa ha poi concluso il presidente Emiliano, la Regione Puglia, nella dimensione europea che attualmente la caratterizza su questi temi, intende offrire anche ai livelli tecnici nazionali un contributo di sicuro rilievo, come quello dell'OMS, per giungere entro un anno a una più completa e aggiornata valutazione della situazione sanitaria di Taranto e fornire anche al Governo ulteriori strumenti conoscitivi per una revisione complessiva dell'attuale assetto industriale della città.