Appuntamento a Taranto con il Premio A.GE. Taranto (Associazione Genitori), giunto quest’anno alla sua quattordicesima edizione. L’evento si è svolto per la prima volta presso la Concattedrale “Gran Madre di Dio”. Ieri, subito dopo la celebrazione della Santa Messa, il Presidente A.GE. Taranto, Cosimo Murianni, ha spiegato che quest’anno il Premio è stato conferito a quattro famiglie tarantine che rappresentano esempi positivi di nuclei familiari che, pur vivendo problemi, in alcuni casi terribili come la perdita di un figlio, hanno fatto una scelta di amore, trasformando le difficoltà in energia positiva.
La prima famiglia ad essere premiata è stata quella di Francesco Vaccaro, l'eroe sorridente dei Tamburi, il quartiere martoriato dall’inquinamento, ucciso a soli 20 anni da un'anemia emolitica autoimmune. Poi è stata la volta della famiglia Saracino, dove Antonio, muratore invalido, non ha mai potuto contare su un lavoro regolare. Insieme alla madre che si è fatta carico della situazione, stanno crescendo tre meravigliosi figli in una casa in cui, pur tra mille difficoltà, regna l’amore. La terza “storia” premiata è quella di Josheph Terrison Remathange che, giunto a Taranto dallo Sri Lanka dodici anni fa, grazie alla mediazione della parrocchia del SS Crocifisso ha trovato lavoro nell’assistenza domiciliare ai malati con gravi patologie, come l’Alzheimer. La quarta famiglia premiata dall’A.GE. è stata infine quella di Claudia De Florio e Vito Tanese, la cui unione è stata benedetta da 6 figli.