Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha raggiunto questa mattina Taranto per partecipare al presidio delle imprese e dei lavoratori dell'indotto ex Ilva: "È importante che l'azienda paghi le fatture che sono scoperte perché sono decine e decine di milioni di euro che servono a pagare gli stipendi di questi lavoratori -ha detto Emiliano. E servono soprattutto a consentire alla fabbrica di continuare la sua attività. E siccome si sono impegnati a pagare, devono farlo presto, perché ogni azienda ha i suoi termini. Se non lo fanno, ha ribadito il governatore, noi stiamo studiando un sistema col Presidente del Consiglio affinché la Regione Puglia paghi le fatture al posto di Mittal e poi subentreremo come creditori dell'Ilva.". "Quello in atto da parte dell'indotto sarà un blocco intelligente che consentirà alle merci che devono entrare per alimentare la fabbrica di continuare ad arrivare.
Ma è chiaro che non è possibile pensare che queste imprese dell'indotto alle quali sono stati già portati via 150 milioni di euro nella prima fase dell'emergenza Ilva, non ricevano il pagamento delle fatture, perché in questo modo si rischia veramente di far fallire decine e decine di aziende. Quindi noi pretenderemo questo pagamento, che peraltro ci è stato assicurato dall'ad Morselli che ho incontrato per questa ragione”. "La soluzione l'abbiamo indicata da tempo - ha aggiunto Emiliano - questa fabbrica deve essere innovata dal punto di vista tecnologico, deve diventare non pericolosa per la salute e va evidentemente decarbonizzata: questo processo che noi sosteniamo da anni finalmente ha convinto tutti, non so se convincerà ArcerlorMittal ma quel che è certo è che questa fabbrica così com'è rischia di non essere economica dal punto di vista della gestione e di essere pericolosa per la salute."