Conferenza stampa stamani presso la sala Guadalupi di Palazzo di città, convocata dal sindaco Riccardo Rossi sulla vicenda Versalis, durante la quale ha voluto chiarire cosa lo ha spinto ad emanare l’ordinanza con cui si disponeva la sospensione delle attività dell’impianto di cracking del petrolchimico di Brindisi, cosa è emerso dal primo tavolo di confronto tenutosi nelle scorse ore e gli obiettivi da traguardare nel prossimo futuro.
C’è un tema da affrontare, ha detto Rossi, che è lo sviluppo industriale legato all’ambiente e al lavoro e che ovviamente coinvolge in prima persona anche Versalis. La questione riguarda soprattutto quando l’impianto va in blocco, con problematiche connesse alla qualità dell’aria, come del resto è accaduto tante volte in questi anni, con ripetute accensioni delle torce che, ha ricordato Rossi, hanno portato anche ad una diffida nel 2019. Occorre confrontarsi su questi temi. Per quanto riguarda l’ultimo episodio, ha proseguito il primi cittadino, è stato molto sentito dai cittadini che durante la manutenzione alla quale era sottoposto l’impianto, hanno segnalato in tantissimi odori forti e aria quasi irrespirabile, con bruciore di gola e occhi. Da qui la decisione del sindaco di chiedere l’intervento dell’Arpa. Il direttore del Petrolchimico aveva avvisato gli enti preposti che c’era necessità di manutenzioni attraverso la consueta procedura prevista in questi casi. Una procedura, ha detto Rossi, che è normata ma che non mi convince in quanto il semplice avviso non significa che quello che succede durante la manutenzione non debba essere a sua volta normato, prevedendo limiti e maggiori precauzioni a tutela della salute. Arpa ha effettuato i dovuti controlli nello stabilimento verificando tra l’altro il blocco di due forni. Una questione questa da chiarire secondo Rossi. Alla luce dei dati di Arpa il sindaco ha quindi deciso di emettere l’ordinanza tanto discussa. Quelli che dicono che un tavolo su queste tematiche c’era già, ha poi ribadito Rossi facendo riferimento proprio alle polemiche di questi giorni, mentono sapendo di mentire. Ora c’è un tavolo, avendo Versalis deciso alla fine di sedersi e confrontarsi. Da qui il ritiro dell’ordinanza. Non ho intenzione di chiudere ha detto il sindaco, ma neanche di far fare ciò che si vuole. Saranno quindi chiesti impegni precisi a Versalis, a partire dall’8 giugno data il cui si terrà il primo tavolo tecnico. Primo impegno sarà quello di arrivare alla definizione di una rete di monitoraggio e controllo interna ed esterna all’impianto, con centraline che al di là delle condizioni atmosferiche, possano definire in maniera compiuta la qualità dell’aria. Altro punto, sarà poi quello di chiedere un adeguamento dell’impiantistica. Critiche da parte del sindaco ad alcune posizioni espresse dai sindacati presenti, anzi dai sindacalisti ha voluto distinguere Rossi, con un attacco per niente velato alla linea tenuta da Giannoccaro della Cisl. Il futuro non sarà quello del fossile ha detto Rossi e quindi bisogna rivedere gli assetti produttivi e questo riguarda Versalis ma a 360 gradi tutte le aziende. Confindustria e sindacati vogliono mettere in discussione questo modello di sviluppo o va bene così, si chiede il sindaco, sostenendo che un cambiamento è necessario per i cittadini e per i lavoratori stessi. Massimo rispetto per i lavoratori ha detto poi Rossi, ribadendo che remando e costruendo insieme si salvaguarda ambiente salute e lavoro. O si va verso un’altra strada o non ci saranno prospettive di sviluppo. Non saranno fatti sconti a nessuno ha poi ribadito. Questa è la strada giusta da intraprendere nella consapevolezza che non sarà sicuramente facile cambiare un sistema di questa entità. Per quanto riguarda il Governo, ha detto Rossi, ci sono diversi tavoli aperti ma per ora non hanno prodotto un gran che. Occorrono impegni seri ha poi concluso il sindaco sottolineando come il Governo stia riservando giustamente grande attenzione a Taranto, ma anche su Brindisi occorre che ci sia una presa d’atto da parte del governo centrale. Bisogna sostenere le nuove produzioni ed è ciò si inizierà a chiedere a partire dal tavolo dell’8 giugno.