Si è conclusa un’altra giornata dedicata alle donne. Questa mattina presso l’Unità Operativa di Senologia
Diagnostica dell’Ospedale “Melli” di S. Pietro V.co, 32 giovani donne sono state sottoposte a visita ed
ecografia senologica gratuita, grazie al progetto “Ricordati di te…Prevenire è vivere”, a cura
dell’Associazione “Cuore di donna”.
La giornata organizzata anche grazie alla sensibilità della dott.ssa Mariangela Capodieci, Responsabile della
Senologia Diagnostica della Asl di Brindisi, ha riscosso successo e apprezzamenti soprattutto tra le ragazze
che non si erano mai sottoposte agli esami. Le accoglienti stanze del reparto, rimesso a nuovo e arredato
secondo i gusti femminili, hanno ospitato per tutta la mattinata, le donne che guidate dalle volontarie di
Cuore di donna, hanno avuto la possibilità di avvicinarsi ad un esame di fondamentale importanza per la
diagnosi precoce del carcinoma mammario. “Fate in modo che questo esame – ha detto la referente
dell’associazione Tiziana Piliego – diventi una sana abitudine e non si limiti alla giornata di oggi”. “L’età in
cui il cancro colpisce, purtroppo si è abbassata – ha spiegato la dott. ssa Capodieci – e quindi questi esami ci
consentono di prevedere in tempi favorevoli ad una guarigione e ad un trattamento meno invasivo,
eventuali formazioni sospette”. 32 le donne sottoposte oggi alle visite delle quali alcune rimandate ad
ulteriori approfondimenti.
Giornate come queste saranno replicate in altre sedi e in altre date, un aiuto importante che le associazioni
forniscono per far comprendere l’importanza della diagnosi precoce.
La giornata ha visto la partecipazione oltre che della dott.ssa Capodieci, del dott. Alessandro Galiano, delle
dottoresse Alessia Maccagnano, Ilaria Cornacchia, Ilaria Mancarella e del dott. Alessandro Ciraci.
Fondamentale il supporto dei tecnici e del personale infermieristico del reparto. “Ringraziamo tutti i medici,
i tecnici e le infermiere – ha detto la Piliego – che con entusiasmo e coinvolgimento, hanno accolto la
nostra iniziativa aprendo le porte alle donne e a noi volontarie. Senza il loro supporto tutto questo non
sarebbe stato possibile”. E’ proprio il caso di dire che l’unione fa la forza.