Lecce, 31 gennaio 2025. Per il tramite dei centri per l’impiego, le vittime
di violenza potranno avere un accesso agevolato a consulenze e
prestazioni dell’INPS.
ARPAL Puglia allarga la rete di collaborazioni e aderisce al progetto
“INPS in rete per l’inclusione - Linea di azione a favore delle donne
vittime di violenza”.
Il protocollo d’intesa è stato illustrato nella mattinata di oggi, venerdì 31
gennaio, presso la sala conferenze della Regione Puglia, in viale Aldo
Moro, a Lecce.
A sottoscriverlo sono stati Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento
Servizi per l’Impiego Ambiti di Lecce e Brindisi-Taranto di Arpal Puglia; il
direttore provinciale INPS di Lecce, Giuseppe Garrisi; il direttore
provinciale INPS di Brindisi, Salvatore Saracino, e la direttora
provinciale INPS di Taranto, Rosanna Levari.
«Il protocollo firmato con INPS - spiega Beniamino Di Cagno,
presidente del Cda di ARPAL Puglia - aggiunge un tassello
fondamentale al cammino che abbiamo intrapreso a sostegno del lavoro
delle donne, leva insostituibile per realizzare nel concreto la parità di
genere. Il giogo della violenza, come anche le fragilità sociali, possono
essere superati liberando il potenziale delle donne e supportandole nel
recuperare la propria indipendenza economica, attraverso percorsi
mirati e tutelati di accompagnamento al lavoro pensati in rete con altri
enti e parti sociali».
Per il direttore regionale INPS, Vincenzo Tedesco, «E’ necessario che
la pubblica amministrazione intervenga per la rimozione di ogni forma di
discriminazione e in favore della valorizzazione della persona nella sua
interezza, tanto più in ambiti che richiedono particolare sensibilità verso
l’utenza. Attraverso il protocollo sottoscritto oggi, si realizza una sinergia
tra Amministrazioni tesa a supportare le donne vittime di violenza per
facilitare l’accesso a servizi e prestazioni riconosciute dal legislatore».
«Salutiamo con favore questo protocollo – rimarca il direttore di Arpal
Puglia, Gianluca Budano – poiché è concepito in ottica di
collaborazione, sempre più necessaria, tra istituzioni. Il rapporto con
INPS è particolarmente importante, per integrare le prestazioni e
renderle sempre più appropriate. L’auspicio, anche in vista delle nuove
competenze di INPS in materia di disabilità, è che possano essere creati
luoghi di azione congiunta con l’Istituto, per costruire insieme servizi
efficaci per l’utenza comune ad entrambi gli enti».
I CONTENUTI E LE DESTINATARIE DEL PROTOCOLLO
Il protocollo d’intesa, della durata di un anno, avrà validità per i territori
delle tre province della Puglia meridionale. Destinatarie degli interventi
sono le donne italiane e straniere, con o senza figli minori, vittime di
violenza e in particolare di violenza di genere e i minori vittime di
violenza assistita, che trovano supporto presso i Centri Antiviolenza.
ARPAL Puglia e INPS si impegnano, dunque, ad avviare una
collaborazione strutturata, finalizzata ad agevolare l'accesso alle
informazioni ed ai servizi dell'INPS da parte di tali donne e minori.
L’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, infatti, si renderà disponibile a
incontri dedicati, online o in presenza, anche in luoghi protetti, per
erogare le consulenze e le prestazioni assistenziali richieste per il
tramite dei centri per l’impiego.
«Metteremo in campo – commenta Luigi Mazzei, dirigente
U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego degli Ambiti di Lecce e
Brindisi-Taranto – tutti gli strumenti per una programmazione e
gestione integrata e coordinata volta a formalizzare il nodo di rete con
i Centri Antiviolenza che manifestino il proprio interesse. Il protocollo è
aperto a ulteriori contributi che nel tempo potranno essere forniti da altre
Istituzioni, Enti e Associazioni operanti sul territorio sul medesimo
tema».
L’accordo con INPS integra i progetti avviati dall’Agenzia regionale negli
ultimi due anni a favore delle donne, vale a dire “Capitane d’Impresa”
dedicato all’imprenditoria femminile, “Ri.Vi.Vi.” incentrato sulle vittime di
violenza e “Li.DiA.” destinato alle utenti fragili.
PRESENTI CAV E CONSIGLIERE DI PARITÀ.
D’ANTINI: “AUTONOMIA FINANZIARIA PER RENDERE LE DONNE
LIBERE DI DENUNCIARE”
A valorizzare la firma del protocollo è stata anche la presenza delle
referenti di diversi Centri antiviolenza; della Consigliera nazionale di
Parità, Filomena D’Antini; delle consigliere di parità provinciali,
Antonella Pappadà per Lecce, Maria Elisabetta Caputo per Brindisi,
Sabrina Pontrelli per Taranto; della presidente della Commissione Pari
Opportunità della Città di Lecce, Lara Cataldo.
«Promuovere l'inclusione sociale e ridurre il divario di genere nel mondo
del lavoro - ha commentato D’Antini - rappresenta un utile strumento di
prevenzione e contrasto alla violenza sulle donne. L'autonomia
finanziaria e l'inclusione rendono le donne libere di denunciare e di
non tornare indietro. Tutto ciò oggi è stimolato dalla misura 5 del PNRR
che sostiene le pari opportunità come un obiettivo trasversale, ma anche
dalla certificazione di genere e dai rapporti biennali sul personale
maschile e femminile rilasciati dalle aziende con più di 50 dipendenti.
In questo ambito e non solo, sono chiamate ad agire le consigliere di
parità con funzioni di controllo e promozione affinché gli enti pubblici e
privati rispettino gli indicatori di perfomance chiesti dal governo e
dall'Europa, con i quali si punta a sostenere la maternità delle donne
lavoratrici, la parità salariale, l'occupazione femminile e il benessere
aziendale»