Ha suscitato tanto interesse oltre che tanta partecipazione il convegno organizzato da
Confesercenti Brindisi, martedì sera, presso l’Hotel Orientale, nel cuore del capoluogo, sul tema
“I dazi di Trump e il futuro del commercio globale”.
Un argomento che è di interesse mondiale
e universale, stante il grande riflesso economico, finanziario e sociale che questo strumento
politico adottato dal presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, potrebbe avere nei
confronti di tutti i paesi, grandi e piccoli. Ha relazionato, Gianmarco Landi, uno dei massimi
esperti italiani sul tema, nato a Brindisi, analista finanziario e geopolitico, giornalista, che da anni
tiene conferenze in tutta Italia sugli effetti delle politiche economiche globali. E Landi rappresenta
il pensiero di tanti economisti e politologi che considerano questi dazi non come un evento
negativo ma come un’opportunità di rilancio della produttività e quindi dell’economia europea e
italiana.
“L’Italia non sarà’ penalizzata da questi dazi - ha detto con forza - perché è un partner
privilegiato nei rapporti commerciali con gli Stati Uniti e in quanto tale può offrire un ponte di
dialogo anche con le altre nazioni dell’Europa e badate bene dico Europa e non Unione Europea
che non esiste come Stato unico. I dazi servono a ridisegnare un nuovo panorama finanziario e
politico ma l’Italia non avrà’ nulla da temere. E i dazi, come stiamo vedendo in questi giorni,
variano in base alla risposta politica che viene data da chi li riceve. Sono uno strumento politico
che Trump sta utilizzando unicamente per coattare tutte quelle forze finanziarie e politiche che
non vogliono che le cose cambino a loro sfavore, perché c’è’ una élite finanziaria che governa il
mondo che è stata ovviamente in contrapposizione con l’elezione di Trump, tanto che è sfuggito
anche ad alcuni attentati. Con i dazi Trump vuole intervenire sui tre livelli che adesso governano
l’universo: a livello finanziario vuole spaccare la spina dorsale del sistema finanziario attuale, in
senso economico vuole rompere la dinamica di produzione economica dei beni e dei servizi
globale, in senso politico vuole spaccare l’élite dei potentati del mondo, che siano banche o altro”.
Landi ha anche affrontato le tematiche della guerra, con l’origine dei conflitti in Ucraina, a Gaza,
in Israele, e in altri 80 luoghi della Terra e in che modo gli Stati Uniti possono intervenire con la
NATO a guida Trump.
Ha introdotto i lavori del convegno il presidente provinciale di Confesercenti, Michele
Piccirillo. E’ intervenuto il direttore Antonio D’Amore. L’iniziativa ha inteso offrire una
riflessione approfondita sulle implicazioni delle politiche protezionistiche statunitensi, sulle
reazioni dei mercati internazionali e sugli effetti che tali scelte potrebbero avere per l’economia
europea e italiana, con particolare attenzione al sistema produttivo e commerciale locale. A
conferma che Confesercenti è sempre attenta alle tematiche economiche dell’attualità, sia
nazionale che locale, ed é sempre pronta a dare il proprio contributo per supportare le imprese
commerciali brindisine per avere i giusti strumenti per arginare i periodi di crisi