In occasione dell’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, lunedì 28 aprile alle ore 18:00, nell’auditorium del Castello di Mesagne, si terrà la presentazione del nuovo volume pubblicato dall’Istituto culturale “Storia e Territorio”: Papaveri rossi nella memoria – Storie di soldati mesagnesi tra eroismo, prigione e onore.
Ad aprire i lavori sarà il consigliere comunale con delega alla Cultura, Marco Calò. A seguire, interverranno il Sindaco della Città, on. Antonio Matarrelli, lo storico e autore della prefazione Angelo Sconosciuto, e Tranquillino Cavallo, autore del volume insieme a Mario Vinci. Un’opera corale e intensa, che attraverso le oltre 400 pagine restituisce frammenti preziosi del Novecento cittadino, raccontando, tra documenti, immagini e contributi interdisciplinari, le storie – spesso dimenticate – di soldati mesagnesi coinvolti nei grandi conflitti del secolo scorso.
Diviso in quattro parti principali e arricchito da sei appendici, il libro è un viaggio nella memoria storica della comunità, che si intreccia con la Storia con la “S” maiuscola, come sottolineato da Angelo Sconosciuto nella prefazione: «L’attuale momento storico ha accelerato un ulteriore punto fermo nella ricerca che l’Istituto “Storia e Territorio” conduce fin dalle sue origini, privilegiando lo studio della storia contemporanea. È l’oggi che fa considerare sempre più sottile il filo che lega le microstorie a eventi di portata sovrannazionale. Il volume, già dal titolo, lascia intuire il suo messaggio profondo: l’inutilità di ogni conflitto armato, in nome della consapevolezza che dal 25 aprile 1945 nasce la Costituzione repubblicana, che all’art. 11 afferma chiaramente: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”».
Papaveri rossi nella memoria non è solo un’opera storica, ma anche un invito alla riflessione. In un’epoca segnata ancora da guerre e tensioni, il ricordo dei mesagnesi caduti o sopravvissuti alla prigionia diventa testimonianza viva di un passato che continua a parlare all’oggi. L’incontro è aperto al pubblico e rappresenta un momento importante per la comunità mesagnese, chiamata a riscoprire e custodire il valore della memoria storica, radice indispensabile per la costruzione del futuro.