La questione salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro ripropone, per intero, la sua attualità spesso drammatica, in occasione della giornata mondiale istituita dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), che si celebra ogni anno il 28 aprile.
Tutti i soggetti coinvolti, la politica, le istituzioni, le distinte componenti del mondo del lavoro, devono sentirsi interpellati dalla necessità di una profonda, continua e comune riflessione sull’argomento e, quindi, rimuovere definitivamente possibili superficialità, errori ed omissioni.
Ma, al contempo, deve anche essere unanimemente ribadito il principio che nei cicli produttivi sempre centrale deve essere la persona, la sua vita, la sua dignità prima ancora del prodotto finale.
L’obiettivo da sempre assunto dalla Cisl Taranto Brindisi è stato quello di puntare alla prevenzione contro infortuni, malattie professionali e nuovi rischi, non sottovalutando inoltre che l’introduzione dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie digitali stanno già modificando profondamente i processi lavorativi, creando nuove opportunità ma anche rischi finora sconosciuti.
Questo territorio vive una profonda transizione industriale, ambientale, digitale e si misura quotidianamente con il nostro obiettivo irrinunciabile che siano programmati nuovi processi produttivi attribuendo, alla voce salute e sicurezza, la dignità di investimento, ancor prima che di costo.
Troppe morti sul lavoro, nell’ultimo anno, abbiamo dovuto raccontare, troppo dolore hanno dovuto sopportare famiglie che non hanno visto tornare a casa mariti e papà.
E’ questa presa d’atto che orienta ancora oggi la nostra azione rivendicativa nel senso della partecipazione, a garanzia di una tutela per la salute e la sicurezza dei lavoratori non solo interna ai luoghi di lavoro ma anche all’esterno degli stessi e ciò a valere in tutti i settori produttivi vocazionali del territorio, come Industria, Chimica, Energia, Agricoltura, Agroindustria, Turismo, Commercio, Portualità. Logistica, ecc. ecc.
Con il decreto n. 195 del 17 dicembre 2024, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha approvato il “Piano integrato per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro” che considera la sicurezza non più come semplice obbligo normativo ma come valore fondante, in ogni contesto, dalla vita quotidiana allo studio e al lavoro.
L’obiettivo auspicato è quello di una svolta concreta nella lotta agli infortuni e alle malattie professionali, attraverso un’azione sinergica tra istituzioni, imprese, scuola e lavoratori, tramite misure mirate e controlli coordinati, promuovendo formazione e sensibilizzazione, dando sostegno alle aziende virtuose e rafforzando le tutele dei lavoratori, contrastando anche il lavoro nero e il caporalato specie in Agricoltura e in Edilizia ma non solo.
Non siamo certamente qui all’anno zero, dal momento che con le Prefetture di Taranto e di Brindisi abbiamo sottoscritto, con la nostra Fai Cisl Protocolli di legalità segnatamente in Agricoltura, che hanno già prodotto risultati grazie al ruolo determinante delle Forze dell’Ordine ed alle sinergie attivate con Itl, Inps, Inail, Inl delle rispettive aree provinciali.
Come Cisl Taranto Brindisi contribuimmo, altresì, alla emanazione della L.R. n. 8/2014, grazie alla mobilitazione della Cisl di Puglia, i cui contenuti sono ancora sufficientemente utili al contrasto più efficace agli infortuni, nonché alla garanzia di operare in ambienti di lavoro sicuri e sostenibili.
Per noi della Cisl la sfida della partecipazione è proprio quella di non voler subire il cambiamento, bensì guidarlo con competenza, etica e valori.
Le nostre Rappresentanze Sindacali Unitarie (Rsu), i nostri Rappresentanti della Sicurezza (Rls) vivono la responsabilità della prevenzione di tragedie, come le morti sul lavoro, battendosi per introdurre nelle rispettive aziende tutte le procedure utili alla prevenzione degli infortuni gravi e mortali.
Ma la giornata mondiale del 28 aprile deve costituire anche occasione di riflessione per i responsabili della sicurezza aziendale e per gli stessi datori di lavoro, come anche per gli Enti strumentali del territorio e per il sistema pubblico di controllo nei cantieri, nei campi, nei grandi e nei piccoli luoghi di prestazione d’opera, da cui rimane esclusa purtroppo quella economia sommersa che dunque è a nero, cioè non contrattualizzata e magari assoggettata a sfruttamento illegale, dove morti e infortuni sfuggono ai dati ufficiali.
Possiamo affermare, dunque, che nel nostro Paese la disciplina in materia di sicurezza sul lavoro esiste ed è abbastanza esaustiva ma va applicata.
L’impegno della Cisl Taranto Brindisi proseguirà, in strettissimo raccordo con le Federazioni di Categoria, nell’implementare adeguata e diffusa formazione dei lavoratori ma anche nel rivendicare un sistema efficace ed efficiente di attività ispettiva sul territorio, riconoscendo il valore deterrente di ispezioni e sanzioni.
Nessuno può né deve mai venir meno alla responsabilità della tutela di lavoratrici e lavoratori e ciò sarà possibile scongiurando il rischio che la minore prevenzione si traduca nella tragedia di infortuni gravi e, talora, mortali.
Luigi Spinzi
28 aprile 2025