Brindisi prima di tutto e Noi centro, contro il “Piano di sostenibilità” sottoscritto dall’Enel e dal Commissario Prefettizio. La firma apposta dal Comune, sostiene Claudio Niccoli, doveva partire da un presupposto imprescindibile, il parere negativo espresso sul rilascio dell’Aia dalla passata Amministrazione e condivisa da tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale. Non possiamo più pagare prezzi altissimi in termini sanitari e d’inquinamento, pensando che il tutto si risolva con un dato economico, necessario a dare una facciata di disponibilità per la soluzione di alcune problematiche gestionali dell’Ente Comune, ribadisce ancora Niccoli, secondo il quale è invece necessario sedersi intorno ad un tavolo con Enel e Governo, per affrontare tutte le problematiche e le risposte da dare al territorio, in vista della chiusura della Centrale nel 2025. La struttura commissariale ha invece sottoscritto un accordo che prevede micro interventi, tra l’altro già previsti dalla passata amministrazione, e nel quale invece,conclude il portavoce di Brindisi prima di tutto, non vi è traccia del percorso intrapreso nei passati incontri, per coinvolgere l’Enel con il versamento di circa 5 milioni di euro all’anno, da investire in Cultura, Università, Turismo, Periferie e Ambiente.