E’ stato presentato ieri presso il cinema Teatro Impero, il documentario “Vento di soave” del regista Corrado Punzi, un viaggio nelle contraddizioni del progresso, ambientato a Brindisi e che narra del conflitto tra territorio e grandi industrie a energia fossile. L’idea non era quella di realizzare un’inchiesta su Cerano o sul petrolchimico di Brindisi, ha sottolineato il regista, ma di realizzare un film con un carattere più universale, prendendo Brindisi come esempio di un modello di sviluppo perseguito in diversi Sud del mondo, dando spazio non solo a chi si ritiene vittima delle grandi industrie ma dando spazio anche all’altra parte. Nel documentario infatti, è stato filmato l’addetto stampa della centrale Enel che spiega i progressi fatti in tema di tutela ambientale. Il film, selezionato al 35esimo Torino film Festival, è prodotto dalla Fluid Produzioni di Davide Barletti, anche lui presente alla proiezione, insieme all’autore Stefano Martella
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