Dopo 93 anni dalla sparizione, sono ricomparse sulla scena artistica pugliese, due preziosissime aureole d’argento in principio sistemate sull’icona della Madonna col Bambino conservata nella chiesa di Santa Maria del Casale di Brindisi. Nel 1924 le aureole di questa immagine mariana, furono trasferite nel Museo Archeologico di Taranto da dove se ne persero le tracce. È stata l’occasione dell’inaugurazione delle nuove sale espositive del castello svevo di Bari, il 3 ottobre scorso alla presenza del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, a portare alla conoscenza del pubblico le preziose aureole, nel frattempo finite nella cassaforte della Soprintendenza tarantina. L’analisi delle due aureole brindisine e' stata trattata da Giovanni Boraccesi, studioso di oreficeria pugliese nel corso di un incontro promosso ieri presso il Museo Ribezzo dall'Associazione Amici dei Musei. Ad aprire l'evento, la relazione di Giulia Perrino, cultore della materia presso l’Università di Bari, dal titolo I principi di Taranto e la devozione per la Vergine del Casale.

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