Enav: Fit Cisl, in Puglia prevista migrazione forza lavoro
Sindacato chiede l'intervento della Regione Puglia17 Marzo , 17:24
(ANSA) - BARI, 17 MAR - "Nonostante il consiglio di Amministrazione di Enav abbia reso noto nei giorni scorsi il piano industriale per il periodo 2018-2022, evidenziando come nel 2017 c'è stato un incremento netto delle entrate dell'1.9%, portando le entrate complessive a 881,8 MLN grazie al forte aumento di traffico, sarà il capitale umano e lo stesso traffico regionale a subire delle conseguenze incomprensibili".
Così il segretario generale della Fit Cisl Puglia, Franco Spinelli, riguardo la "paradossale vicenda della società che gestisce il traffico aereo civile in Italia che a fronte di ricavi netti certificati decide di ridimensionare due postazioni pugliesi". Il piano industriale - rende noto Spinelli - "prevede una riorganizzazione del personale ridistribuendolo sul piano nazionale, un taglio dei costi imponente ed una riduzione del personale operativo di circa 700 unità dovute a quiescenza in un periodo di 10 anni con assunzioni per circa 280/300 unità. Il nuovo assetto avrà solo due grandi centri di controllo a Roma e Milano (invece che quattro come sono presenti adesso) che gestiranno anche tutti i servizi di avvicinamento agli aeroporti (attualmente forniti nelle torri di controllo radar)". "Le due strutture di Brindisi e Padova - viene sottolineato - verranno riconvertite ad Hub per la gestione delle torri di controllo degli aeroporti, creando delle strutture nuove chiamate torri remote e trasformando quelli che oggi vengono definiti aeroporti a Basso traffico, ma non solo. Il tutto a discapito del capitale umano". "Si prevedono - prosegue Spinelli - forti penalizzazioni per il territorio pugliese con lo spostamento dell'ACC (Area Control Centre) di Brindisi a Roma, un forte ridimensionamento delle competenze del Centro Aeroportuale di Bari, che solo qualche anno fa era stato implementato e aveva assorbito l'avvicinamento radar dell'aeroporto di Brindisi dall'Aeronautica Militare creando Apulia Radar presso la Torre di Controllo di Bari, e la remotizzazione delle Torri di Brindisi, anch'essa passata dall'Aeronautica Militare ad Enav solo qualche anno fa, di quelle di Grottaglie e Foggia". Il tutto penalizzando circa 200 famiglie che vivono nella regione. "E' evidente - conclude Spinelli - che la questione merita un approfondimento e un interesse da parte delle forza istituzionali, a partire dalla Regione Puglia, per capire in questo momento quali siano i reali margini di intervento per evitare un ulteriore migrazione della forza lavoro e delle eccellenze pugliesi verso altre regioni italiane".(ANSA)