La querelle che in questi giorni investe la Provincia di Brindisi è da ritenersi tutt’altro che nobile e mirata al buon andamento di una amministrazione che ha solo l’imbarazzo nella scelta delle problematiche da trattare.Da qualche mese finalmente si riscontra una Presidenza fattiva e, soprattutto, fortemente impegnata ad affrontare le tante problematiche che negli anni si sono accavallate senza mai essere risolte e/o comunque in molti casi è mancata un’azione prospettica.
Inaspettatamente il Segretario Generale, nonché Presidente di Delegazione Trattante, Presidente Nucleo di Valutazione della Dirigenza, Presidente Nucleo Anticorruzione, Dirigente facente funzioni Stazione Unica Appaltante, ha sollevato un polverone- sulla cui tematica non si intende entrare nel merito e che sarà brillantemente risolta dagli organi a ciò deputati - rispetto alla necessità o meno di addivenire alla elezione del Presidente della Provincia.
Si evince chiaramente che tale tematica è estranea alle reali funzioni dell’Ente Provincia ed ha natura squisitamente politica.
Siamo tutti consapevoli che la provincia di Brindisi sia in perenne campagna elettorale, ma fagocitare le forze in campo su una problematica che nulla porta al buon andamento della PA ed alla soluzione delle innumerevoli problematiche legate al mondo del lavoro ed alla gestione, è a dir poco offensiva.
Prima ancora di affrontare tali secondarie problematiche sarebbe il caso che il Segretario Generale desse conto di quale sia stato il suo ruolo nelle tante problematiche e vertenze ancora aperte a cominciare dalla vicenda “Santa Teresa”.
Senza poi menzionare tutti i suoi numerosi incarichi ricoperti dal Segretario, molti dei quali debitamente configgenti, ed infatti, lo stesso è, o lo è stato fino a poco tempo fa, contemporaneamente controllore (Presidente Nucleo Anticorruzione) e controllato (Dirigente f.f. facente funzioni Stazione Unica Appaltante), elemento questo non utile ai fini di una buona e trasparente PA.
Pertanto, quale CGIL riteniamo sia più utile affrontare temi inerenti la soluzione delle problematiche dei lavoratori e dell’utenza, senza perdersi in inutili disquisizioni politiche che nulla portano al bene della società.
Il Segretario Generale
Antonio Macchia