Con il bando di gara del 20 marzo scorso l'Amministrazione comunale di Brindisi ha fissato in 240.865,13 euro il limite di spesa per la manutenzione straordinaria delle strade urbane. Lavori, che dovrebbero essere eseguiti entro 240 giorni dall'assegnazione. In pratica i lavori dovrebbero terminare entro la fine dell'anno. Niente viene detto sui luoghi interessati da questa manutenzione straordinaria. E' palese che si tratta di una somma assolutamente insufficiente per affrontare e risolvere i tanti problemi delle strade urbane, che richiedono interventi più consistenti dell'ordine di diversi milioni di euro.
Infatti sono evidenti le condizioni disastrose di moltissime strade e marciapiedi della nostra città, completamente dissestati a causa dell'incuria delle passate amministrazioni comunali, che negli ultimi dieci anni hanno destinato somme assolutamente inadeguate, quasi ridicole, rispetto a quelle che sarebbero state necessarie. E' sufficiente uscire dal palazzo e farsi un giro in città per rendersi conto che la gran parte sono in condizioni pietose, al limite della percorribilità. Purtroppo, in questi anni, anche in questo settore, non ci hanno fatto mancare niente. Rialzi e infossamenti del manto stradale, rattoppi fatti male, diffuso e rilevante sgranamento dell'asfalto, sampietrini e marciapiedi dissestati, chianche sollevate, inclinate, sprofondate, radici degli alberi di pino piantati a breve distanza dalla carreggiata e dai marciapiedi , tombini di ferro infossati, buche di tutte le dimensioni, profonde, grandi, piccole, nuove, antiche, alcune veramente infide, come quelle poco appariscenti o piene d’acqua per la pioggia , che sono lì ad aspettarti, per farti male.
A tutto questo si aggiungono, in caso di pioggia, le difficoltà determinate dalla formazione di larghe pozzanghere di acqua , che spesso viene schizzata dalle auto in transito sugli sfortunati cittadini e/o turisti, che si trovano a transitare da quelle parti.
Sono queste le caratteristiche peculiari di gran parte delle strade e dei marciapiedi della città, che oltre a mettere a dura prova le sospensioni, le gomme, la marcia dei mezzi motorizzati e la capacità di equilibrio dei pedoni, influiscono negativamente sulla sicurezza stradale, che diventa molto preoccupante in vicinanza della buona stagione per effetto del maggior utilizzo dei mezzi a due ruote da parte di moltissimi cittadini, specialmente adolescenti, che farà aumentare la probabilità di incidenti, con grave rischio per la loro incolumità fisica.
Va anche considerato che oltre alla responsabilità morale degli eventuali danni fisici ai cittadini , c'è quello economico riveniente dal contenzioso giudiziario che da anni il comune deve far fronte a causa delle tante richieste di risarcimento danni per incidenti conseguenti alle condizioni di strade e marciapiedi. e che potrebbe essere superiore a quello necessario per intervenire adeguatamente a sanare le situazioni stradali esistenti.
Un problema comune a tutti i quartieri: Centro, Cappuccini, Commenda, S. Elia, Casale, Perrino, Bozzano, Paradiso, Minnuta, S. Angelo.
L'elenco delle strade è lunghissimo, via Porta Lecce, via Carmine, via Appia, via S. Lorenzo, via Lata, via Saponea, via S. Aloy, via Palestro, via Provinciale S.Vito, via Benedetto Brin, Via Rubini, via Duomo, via Sicilia, Via Carnaro, via G. di Vittorio, sottopasso Ferroviario Canale Patri, via Porta Lecce, via Provinciale per Lecce, via Boldini, via Pellizza da Volpedo, via Medardo Rosso, via Martiri delle Ardeatine, viale Aldo Moro, viale Commenda, Via Cappuccini, Corso Garibaldi, Corso Umberto, Piazza Cairoli, via Toscana, via de Carpentieri, via Lazio, via Sannio, via S. angelo, le complanari che collegano Bozzano all'incrocio di via Appia e S.Elia al quartiere la Rosa, solo per citarne qualcuna.
Credo che si faccia prima a elencare quelle in condizioni di percorribilità appena appena sufficienti. Una situazione insostenibile, avvilente, un’ offesa al decoro urbano, che comunica ai turisti, ai visitatori, ai cittadini, l’immagine di una città trascurata, abbandonata a se stessa.
E mentre si aspetta, la pericolosità aumenta ogni giorno di più. C' è anche da tener conto , che i costi delle riparazioni del manto stradale aumentano se la manutenzione dello stesso viene trascurata e non viene approntato un intervento immediato per consolidare l'asfalto di superficie, al primo segnale di sgretolamento. Per questo occorre da subito programmare un intervento straordinario in tutti i quartieri,che deve trovare consistente considerazione economica nel prossimo bilancio di previsione 2018, aumentandone notevolmente la dotazione rispetto alla somma annunciata di 700.000 euro, che non può certamente limitarsi a coprire con catrame le buche, come si sta facendo attualmente. Sia perché nel frattempo se ne sono create moltissime altre, sia perché i problemi sono molto più seri e non si limitano solo a coprire alla bene e meglio le buche.
Non crediamo che si possa aspettare 240 giorni. Ma poi perché i cittadini, che sono quelli che pagano non devono saper quali strade sono interessate in questa fase alla manutenzione. In verità appare bizzarro che vengano interessati dall'amministrazione comunale solo per denunciare chi deposita i rifiuti per strada e non li si coinvolga a segnalare le situazioni di degrado dell' asfalto e dei marciapiedi, creando per questo un apposito sito o indirizzo dove segnalare le situazioni di degrado. Si avrebbe una testimonianza diretta, in tempo reale di quanto accade nel territorio per intervenire tempestivamente. Ma anche utilizzare finalmente l'asfalto drenante, che da maggiori garanzie di tenuta , oltre che di grip in caso di pioggia e si eviterebbe di spuzzare acqua ovunque e contro chiunque. Ma è necessario che l'Amministrazione avverta finalmente il dovere e la responsabilità del ruolo, quella che ha perso da qualche decennio, assicurando servizi adeguati alle esigenze dei cittadini, salvaguardando anche la loro incolumità fisica, ma anche chiarendo in questa, come in tanti altri settori, cosa vuol fare, perchè, in quanto tempo e con quali risorse.
Oggi e non fra dieci anni.
Coordinamento Comunale Brindisi
LIBERI E UGUALI