Per questo venerdì 18 maggio nella “Casa del Popolo” in via Porta Lecce 134, alle 18:00, si terrà un incontro su “Mutualismo, comunità e (il)legalità: l’esperienza del CSOA Terra Rossa”. Interverrà Fabio De Nardis, uno degli autori del progetto. Il dibattito sarà moderato da Stefano De Guido e Luciana Bova. Dopo l’incontro si terrà una cena benefit di raccolta fondi per la difesa legale delle attiviste e degli attivisti del Terra Rossa denunciati. Il 12 marzo 2016 a Lecce è nato il “Terra Rossa”. In quella notte, i suoi membri, sono entrati nell’ex asilo “Angeli di Beslan” di Lecce e lo hanno ripulito, ritinteggiato ed in pochissimo tempo vi hanno avviato attività aperte alla partecipazione di tutte e tutti: doposcuola, ludoteca, biblioteca; l’università popolare, lezioni di musica, laboratori d’arte; patronato sindacale, iniziative di solidarietà internazionale (persino con diplomatici venezuelani) e moltissime altre cose.
Tecnicamente l’ex asilo è stato occupato, in realtà sarebbe giusto dire che è stato aperto e liberato. Aperto, perché il comune di Lecce, proprietario dello stabile, lo teneva chiuso ed inutilizzato. Liberato dall’abbandono, dallo spaccio di droga e dallo sfruttamento della prostituzione. Ma è legale tenere chiuso un bene pubblico e lasciare che il tempo lo danneggi e che la criminalità possa sfruttarlo per le proprie attività. È invece illegale ripulirlo, ripristinarlo ed aprirlo alla fruizione di tutte e tutti, ma soprattutto con tutte e tutti gli abitanti del quartiere e non solo. Riportarlo alla sua funzione originale: essere un luogo di cultura, socialità e partecipazione; di costruzione di una comunità solidale ed inclusiva. All’alba del 5 maggio 2016 la DIGOS, sotto mandato della procura di Lecce, sgombera il Centro Sociale Terra Rossa. La legalità è ripristinata. Poco conta che gli abitanti del quartiere si schierino immediatamente contro lo sgombero. Poco conta che lo stabile ritorni al disuso ed al degrado. Poco conta che la criminalità, quella vera, occupi (questa volta è il termine appropriato) nuovamente quello spazio per i propri commerci. L’importante è la legalità e quindi alcune delle persone che hanno liberato l’ex asilo ed animato il centro sociale vengono denunciate. Il Terra Rossa non si arrende continua le sue attività prima all’aperto nelle piazze di Lecce e poi a luglio gli attivisti liberano e riaprono la ex sede dell’Inpdap, tenuta chiusa ed inutilizzata. Nuovamente, dopo poche settimane, arrivano lo sgombero e le denunce. Anche questa volta i primi a mostrare solidarietà al Terra Rossa sono le persone del quartiere che avevano vissuto in prima persona quel nuovo centro di solidarietà e aggregazione.
Potere al Popolo Brindisi