Si chiama “Io obietto” lo spettacolo teatrale di Elisabetta Canitano presentato ieri presso l’ex convento S.Chiara nel corso di un incontro promosso da “Non una di meno”, incentrato sul tema dell’obiezione di coscienza. L’evento si è aperto con l’intervento di Michele Almiento, cui sono seguiti quelli di Elisabetta Canitano, ginecologa e autrice del testo teatrale, di Rocco Caliandro, ginecologo non obiettore e Lia Caprera, dell’associazione Non una di meno. Lo spettacolo è ispirato alla drammatica vicenda accaduta a Valentina Milluzzo, incinta di 19 settimane, morta di sepsi nell’ospedale di Catania il 16 ottobre 2016. Nel corso dell’incontro si è fatto il punto anche sulla situazione a Brindisi, nell’ospedale Perrino, che non dispone ad oggi, del servizio di interruzione di gravidanza per l’obiezione dell’intero reparto di ostetricia e ginecologia, mentre la clinica convenzionata Salus, esegue oltre 700 aborti all’anno.
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