La delusione per il risultato negativo di Cavalera e' certamente molto diffusa in casa dei moderati ed in particolare in casa di Forza italia e cioe' il partito che piu' degli altri si e' speso per un progetto politico che ha visto staccare la spina alla destra storica e soprattutto alla lega .Una scelta che 'e stata fortemente voluta a Brindisi prima dall'onorevole D'attis e poi da tutti gli altri ,compreso l'Udc di Iaia che fin dall'inizio non ha lesinato critiche dirette a Ciullo,il candidato indicato dalla lega ,e poi anche al segretario provinciale della lega di allora e cioe'Taurino .
Ma anche Vitali disse la sua ,prima contestando a D'Attis che non si poteva mischiare il diavolo con l 'acqua santa ,riferendosi alla ammucchiata politica che l'onorevole brindisino stava allestendo, e poi successivamente contestando alla lega di avere indicato da soli il nome di Ciullo come possibile candidato ,affermando che non si sarebbero seduti al tavolo del centro destra per ratificare la scelta sull'avvocato brindisino .Insomma un muro contro l'ipotesi di unire il centro destra che oggi fa gridare allo scandalo ,a posteriori, anche ai dirigenti regionali del partito di Salvini, invocando per il futuro unita' per il centro destra che in altre regioni ha stravinto quando si e' presentato compatto .Non solo i dirigenti della lega gridano contro la “fesseria” di aver consegnato Brindisi alla sinistra,ma anche all'interno di Forza italia cominciano a sentirsi le prime voci di contestazione .E' di ieri il comunicato di Friolo, ex consigliere regionale del partito azzurro, che fa una disamina dissacrante per i dirigenti provinciali del partito ricordando il flop del partito in terra di Brindisi ma anche nei vari comuni della provincia-.Eppure al primo turno i comunicati di vittoria di tutti i dirigenti di Forza italia per esser arrivati al ballottaggio si sono sprecati:infatti D'Attis,Vitali e Andrisano hanno espresso soddisfazione per il risultato raggiunto .Guardando invece al risultato finale, che poi e' quello che conta , il partio azzurro ha fatto buca a Brindisi ed in provincia ed a nulla e' valso l 'effetto traino della elezione di D'Attis a Brindisi e di Vitali a Francavilla se in entrambe le citta' Forza italia e' stata relegata come presenza nei due consigli comunali a livello di un solo elemento per citta' .A Brindisi poi l'operazione di rifondazione del partito ha subito uno stop che ha di fatto annullato anche quel modesto 7,40 per cento raggiunto perche' ha riportato Forza italia ad un solo consigliere come era accaduto nel 2016 quando il partito raggiunse il suo minimo storico con un mortificante 4 per cento.Allora entro' in consiglio proprio D'Attis al posto di Massari il candidato sindaco che lascio' a lui la sedia .Oggi invece l'unico consigliere sara' Gianluca Quarta che,per altro ,e' l'ultimo arrivato in casa azzurra dopo aver vagato per diverse formazioni politiche ed aver ricoperto,bene, la carica di presidente delle farmacie in forza a Noi centro di Massimo Ferrarese ai tempi dell'amministrazione Consales .Nel 2016 si presento ' con il partito di Alfano e fu anche eletto ma poi i suoi colleghi ,ed in particolare Pieri, gli fecero lo scherzetto di farlo dichiarare incompatibile perche' quando si era presentato non aveva dato le dimissioni da presidente delle farmacie comunali.Quarta in questa tornata aveva scelto la lista di Marino e cioe' Brindisi in alto,salvo poi a lasciarla quando il presidente del basket non era stato piu' il candidato sindaco del movimento.E cosi' dopo qualche altra indecisione su dove andare ,Quarta approdo' finalmente a Forza italia.La storia politica del consigliere azzurro dimostra che non si tratta certamente di un forzista storico,ma niente esclude che non lo possa diventare .Intanto il partito azzurro a Brindisi e' tutto da rimettere in piedi a cominciare dalla segreteria cittadina che, avendo ottenuto solo cento voti ,non ha dato un esempio di grande forza politica. Per altro i voti dell'intero partito e cioe' poco piu' di tremila sono detenuti al 50 per cento dai primi quattro di cui nessuno e' storicamente nato con Forza italia.Questa e' la disamina oggettiva di un partito che con la presenza storica di un onorevole della citta', che non si vedeva dal 1992,avrebbe dovuto sfondare in queste elezioni e che invece e' tornato miseramente in pratica al risultato mediocre del 2016,battuto da un partito inesistente da anni a Brindisi e cioe' il Pri e da una formazione civica nata per queste elezione cioe' Brindisi in alto.Se poi si paragona il risultato elettorale con quello delle altre liste di centro destra Forza italia e' a pari con la lista civica di Ciullo ,Movimento piu' 39 ,nata da pochissimo ,e guarda caso ad opera proprio di quel candidato cosi' osteggiato dal partito azzurro che ha portato poi a frantumare l'intero centro destra.C'e' da riflettere ,e molto, da parte dei dirigenti azzurri,visto che la loro scelta di isolare destra e lega per la presenza di Ciullo. ha di fatto rimesso in piedi a Brindisi la sinistra ed il partito di Emiliano cosi contestato, a parole ,dai vari D'attis e Vitali