Nel corso della mattinata è stata effettuata all’interno del porto esterno di Brindisi una attività addestrativa allo scopo di testare le procedure applicative del piano operativo di intervento riguardante il soccorso ad aeromobile incidentato in mare.Tale attività rientra in quelle periodicamente previste dal comando generale della guardia costiera e risulta pianificata nell’ambito delle esercitazioni complesse che vengono organizzate e coordinate dalle singole autorità marittime su scala nazionale.
Lo scenario in cui si è svolta l’esercitazione, che ha registrato il soccorso ad un Boeing 737 tipo 800 con 153 passeggeri più 6 membri di equipaggio in avvicinamento a brindisi, è stato concordato presso la capitaneria di porto, in un briefing tecnico/operativo lo scorso 11 maggio in cui sono intervenuti i rappresentanti delle amministrazioni e degli enti a vario titolo concorrenti. esso ha previsto, su segnalazione della torre di controllo del locale aeroporto Papola-casale, l’ammaraggio forzato del velivolo diretto a brindisi con immediata attività di soccorso e recupero naufraghi.
L’attività addestrativa ha visto la diretta partecipazione sotto il coordinamento dal comandante capitano di vascello Salvatore Minervino, oltre che degli uomini della guardia costiera di brindisi, della unità dei vigili del fuoco ed il concorso in stato di preallertamento del mezzo veloce della squadra nautica della polizia di stato e dei battelli in servizio antinquinamento portuale della società Ecolmed. Prezioso contributo è stato fornito dal nucleo VVF distaccato in porto in quanto il teatro delle operazioni ha previsto l’attivazione del loro piano operativo attesa la simulazione di un incendio sviluppatosi nei resti del velivolo a seguito dell’impatto in mare nello specchio acqueo circostante il punto dell’ammaraggio forzato.
In regime di preallertamento utile contributo è stato anche fornito dai servizi portuali (piloti, ormeggiatori) e dal rimorchiatore in servizio di reperibilità giornaliera dell’impresa “barretta” concessionaria in porto.
L’esercitazione si è svolta regolarmente ed ha avuto un esito più che positivo a ragione della partecipazione fattiva e collaborativa messa in campo da quanti sono sempre intenti a preservare la salvaguardia della vita umana in mare.