L'amministratore unico della Brindisi multiservizi ha chiesto ed ottenuto dal comune un finanziamento fruttifero per l'amministrazione di centomila euro per far fronte ai pagamenti piu' urgenti in merito al durc ed alle rateizzazioni in modo da restare in corso con la regolarita' del durc che permette a quella societa' di ottenere le gare in affidamento diretto dal socio unico e cioe' dal comune di Brindisi .
Non ci sarebbe nulla di strano se il rapporto con il socio fosse regolare o se il socio unico, e cioe' sempre il comune di Brindisi, avesse adempiuto alle normali attivita' che competono in casi del genere al socio di una societa' commerciale:infatti e' noto che dopo l'approvazione del bilancio al 31.12.2014 con un disavanzo sensibile di oltre un milione e duecentomila euro ,avvenuto entro il 2016 ,il socio e cioe' il comune avrebbe gia' dovuto versare quelle somme per intero per coprire la perdita ed avrebbe dovuto anche ripianare il capitale sociale azzerato proprio dallo stesso motivo. Ma si legge nella richiesta dell'amministratore per il prestito che il socio non avrebbe ancora versato l'intera somma e che ci sarebbero in sospeso oltre settecentomila euro .Ed allora la domanda e' semplice come si fa a costringere la societa'a chiedere un prestito allo stesso socio che invece e' inadempiente ?Bastava che il comune versasse quanto dovuto e quindi tutto il sistema tornava a regime.Ed invece si legge che il comune non puo' seguire le esigenze di cassa della Brindisi Multiservizi e quindi nessuna meraviglia se paga quando gli pare. Insomma uno schiaffo alle leggi, che evidentemente per la Brindis multiservizi e per il comune di Brindisi sembrano un optional che si possono interpretare ad uso proprio e personale. Ci meraviglia che la gestione commissariale che dovrebbe svolgere percorsi lineari e conformi alle norme di diritto si sia lasciata sfuggire di mano la situazione contabile della partecipata tanto da dover finanziare la societa' che e' sua creditrice per svariate migliaia di euro. E questa e' solo una parte del grande caos che appartiene alla societa' Bridisi Multiservizi che di recente ha anche affidato ad una ditta specializzata la certificazione dei suoi bilanci ,pensiamo quelli futuri ,visto che ancora sono da approvare quello del 2015 e quello del 2016 con notevole ritardo e quindi ben lontani da quelle che sono le regole in casi del genere.Ma la cosa ancor piu' grave e' che la Brindisi multiservizi versera' a questa societa' la somma di 25mila euro per una operazione che grida vendetta sotto diversi punti di vista.Infatti la societa' ha un solo socio e si porta dal passato una situazione a dir poco tragica come ad esempio i tremilioni e passa di disavanzo degli anni dal 2011 al 2013 mai coperto e che la gestione Consales aveva “tappato “ con l'ipotesi della vendita dell'immobile utilizzato dall'azienda per lo svolgimento della sua attivita',mai trasferito e quindi rimasto nel libro dei sogni ma con la debitoria della societa' piu' che sofferente .Ed in questa situazione si vorrebbe far certificare i bilanci come se quanto avvenuto nel passato recente di una societa' si possa cancellare come se non sia mai esistito?Siamo alla negazione delle piu' elementari norme di diritto e di economia