Torre Santa Susanna, Masseria Canali: tra gli ulivi secolari rinvenuti 350 mila euro.

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I Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni e della Stazione di Latiano, insieme ai militari del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), hanno effettuato una perquisizione nella masseria Canali a Torre Santa Susanna, storica dimora e quartier generale del clan mafioso della famiglia “Bruno”, luogo all’interno del quale la consorteria ha adottato importanti decisioni operative riguardanti le dinamiche criminali della Sacra Corona Unita nella provincia di Brindisi. Presenti alle operazioni i congiunti dei fratelli Bruno, Andrea e Ciro, entrambi detenuti il primo per il 416 bis e per traffico di stupefacenti e il secondo per associazione per delinquere e omicidio.

In libertà il fratello maggiore Giuseppe Bruno, presente alle attività di perquisizione. Quest’ultimo è stato subito allertato dal figlio quando lo stesso ha notato i militari giungere sul posto. In quel frangente, ha avvertito i parenti, della presenza dei Carabinieri. Subito Giuseppe Bruno, uscito da una stalla con uno scatolone tra le mani, ha tentato di raggiungere una cisterna nel retro dei fabbricati della masseria, con l’intento di nasconderlo. Bloccato dai militari, nello scatolone è stato rinvenuto un vero e proprio tesoro: 350mila € in contanti, formati da tre mazzette sfuse in tagli da 20, 50 e 100 €, nonché 7 buste confezionate sottovuoto con all’interno banconote da 50 €. In relazione all’ingente rinvenimento di denaro, Giuseppe Bruno e gli altri presenti, non hanno fornito alcuna plausibile motivazione. Nel corso delle operazioni, è stata inoltre rinvenuta sia la macchina che il materiale per il confezionamento sottovuoto. Nell’ambito della perquisizione domiciliare, nell’abitazione dell’intestataria della masseria, moglie di uno dei fratelli Bruno detenuti, sono stati rinvenuti poi 7 vasi in ceramica di interesse archeologico, sottoposti a sequestro per gli ulteriori approfondimenti da parte dei militari dell’Arma della Tutela del Patrimonio Culturale. Sono in corso accertamenti finalizzati a stabilire la provenienza dell’ingente somma di denaro.

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