Gli Agenti del Commissariato di polizia di Ostuni, all’esito di una serie di controlli, hanno tratto in arresto 2 soggetti del posto, denunciandone a piede libero altri 2. Gli arrestati sono Giuseppe Morelli, classe 76 e Pietro Rosselli, classe 1954. Morelli, associato presso la Casa circondariale di Brindisi, dovrà scontare 4 mesi di reclusione con ulteriore ammenda di 100 euro per i reati commessi a Ceglie Messapica per guida senza patente violazione degli obblighi inerenti la Sorveglianza speciale di Pubblica Scurezza nonché Rifiuto di sottoporsi agli accertamenti atti ad appurare la guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Rosselli invece, tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, è stato condannato a 9 anni, 4 mesi e 5 giorni di reclusione per reati in materia fiscale e fallimentare. Attraverso il suo difensore, aveva avanzato al Tribunale di Sorveglianza di Lecce la richiesta di poter beneficiare della sospensione della pena per le proprie condizioni di salute. L’autorità giudiziaria, sulla base degli esiti delle informazioni e degli accertamenti delegati all’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza del Commissariato ostunese, ha rigettato la domanda, sottoponendoli alla Detenzione domiciliare. Per quanto riguarda poi i 2 soggetti denunciati, si tratta di madre e figlio, entrambi di Ostuni, che nel corso di un posto di controllo da parte della Squadra Volante del Commissariato della città bianca, sono stati trovati in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza totale, tra lama e manico, di 24 centimetri e di una dose di marijuana. Durante la successiva perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto un'altra dose identica e sempre di marijuana, un bilancino elettronico di precisione e il tipico nastro isolante nero per il confezionamento delle singole dosi. Rinvenuti anche ritagli di carta e due birillini di cocaina. I poliziotti hanno anche sequestrato diverso denaro in contante ritenuto provento dell’illecita attività di spaccio. La madre risponderà di porto di armi od oggetti atti ad offendere, mentre il figlio di detenzione di droga ai fini di spaccio.