I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, coadiuvati dai militari del locale Nucleo Investigativo, a parziale conclusione di attività info–investigativa, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica di Brindisi, Antonio Borromeo, 24 anni e Antonio Lagatta, 22 anni, entrambi del posto, ritenuti responsabili di detenzione di armi da guerra, lesione personale e rapina. I due sono gravemente indiziati di aver partecipato, a vario titolo, alle azioni criminali nei mesi di settembre, ottobre e novembre, nel corso dei quali è stato fatto uso di armi.
Nel dettaglio, gli indizi di colpevolezza:
Borromeo è accusato della detenzione di armi da guerra con munizionamento per Kalashnikov e 9×19 Parabellum, armi con le quali il 13 settembre scorso, in via Raffaello Sanzio di Brindisi, in concorso con complici in corso di identificazione, ha esploso numerosi colpi di arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione di Christian Ferrari.
Inoltre, il 4 ottobre scorso, sotto la minaccia delle armi, ha intimato a Christian Ferri di salire a bordo di un auto e lo ha condotto in una piazzola di sosta lungo la statale Brindisi–Lecce esplodendogli contro, dopo averlo fatto scendere, numerosi colpi che lo hanno attinto a una gamba.
Entrambe le azioni delittuose sarebbero state commesse da Borromeo in concorso con persone allo stato non identificate.
Infine la notte dell’1 novembre, ha speronato con la propria autovettura quella a bordo della quale viaggiavano persone ritenute amiche del Lagatta.
Antonio Lagatta, invece, è accusato, in concorso con altri, di detenzione illegale un’arma comune da sparo con munizioni cal. 7,65, con la quale, il 10 ottobre scorso, ha esploso due colpi nella pubblica via al fine di provarne la funzionalità;
Con la stessa arma, il 1 novembre, ha esploso, a scopo intimidatorio, un colpo nei pressi dell’abitazione di Antimo Libardo.
Inoltre, il 28 ottobre scorso, in concorso con altri soggetti in corso di identificazione tutte travisate da passamontagna, ha tentato di rapinare una Mini Cooper esplodendo un colpo in aria alla reazione del proprietario;
Infine è accusato di aver illegalmente detenuto un’arma da guerra e, in particolare, un fucile kalashnikov.
Per entrambi gli indagati è contestato l’episodio del 13 ottobre quando da un lato Lagatta, in concorso con altri, utilizzando un’arma cal. 7,65 ed un revolver e dall’altro lato, Borromeo, utilizzando un’arma con munizioni cal. 9×19 Parabellum, si sono sparati nella pubblica.
Le indagini hanno permesso di stabilire una connessione tra i vari eventi e di appurare che è in atto un violento contrasto tra esponenti di spicco della criminalità locale, anche con l’utilizzo di armi da fuoco comuni e da guerra.
Gli episodi criminosi, verificatisi in rapida successione, non lasciano dubbi sull’attuale pericolosità degli autori pronti a fronteggiarsi con l’uso di armi ed in qualsiasi circostanza di tempo e di luogo.
L’emissione del provvedimento di fermo è scaturito dalla particolare gravità dei reati contestati e delle modalità socialmente allarmanti dei fatti (tutti accaduti nella pubblica via), elementi dai quali emerge un’indole criminale particolarmente violenta ed una totale incuranza dei prevenuti in ordine alla possibilità di colpire passanti totalmente estranei ai fatti; da considerare, anche, la rapida successione degli eventi, che negli ultimi giorni si sono susseguiti con cadenza giornaliera, raggiungendo una violenza sempre più elevata.
Borromeo e Lagatta sono ora ristretti presso la casa circondariale di Brindisi, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
comunicato Carabinieri