Concussione elettorale, peculato, furto e ricettazione. Con queste accuse gli agenti della Digos hanno arrestato il responsabile del personale della Brindisi Multiservizi Daniele Pietanza, già destinatario di avviso di proroga, insieme all’ex assessore all’Urbanistica Pasquale Luperti, rimasto indagato a piede libero nello stesso troncone dell’inchiesta. A Pietanza sono stati concessi i domiciliari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal Gip Tea Verderosa, su richiesta del sostituto procuratore Giuseppe De Nozza. Stamani sono state effettuate dalla Digos, sei perquisizioni domiciliari una delle quali presso l’abitazione di Pasquale Luperti. L’indagine riguarderebbe altri 12 indagati. Tra questi, oltre a Pietanza, ci sarebbero appunto Luperti, Carlo Zuccaro, Nicola Iacobazzi, Bruno Giannotte, Pasquale Magrì, Maristella Tramonte, Cosimo Rizziello, Paolo Lanza, Priore Oliva e Antonio Sirio. Per quanto riguarda il reato di concussione elettorale, si riferisce al periodo del ballottaggio per l’elezione del sindaco di Brindisi nel 2016, tra i candidati Nando Marino e Angela Carluccio. Le indagini sarebbero partite da alcuni litigi verificatisi all’interno della Multiservizi, filmati tra l’altro dalle telecamere di videosorveglianza, legati a presunti ritardi nei pagamenti degli stipendi al personale. Litigi sfociati poi in una aggressione fisica, denunciata dallo stesso Pietanza.
