I Carabinieri della Stazione di San Donaci hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi nei riguardi di CALO’ Santo 33enne di Torre Santa Susanna. I reati contestati all’indagato sono 7 estorsioni di cui 3 tentate, 3 truffe e una violenza privata, reati commessi in un arco temporale che va dall’ottobre 2017 al febbraio 2018, nei riguardi di dieci donne residenti in varie regioni del territorio nazionale: Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sardegna e Puglia. Il modus operandi attraverso internet è stato sempre lo stesso, ha agito celando la propria identità sotto il nome di battaglia di “Emanuele”, presentandosi con un profilo rassicurante,ha ordito la sua trama.
In una circostanza si è presentato quale bancario e single Grazie alla fiducia della vittima ha ottenuto che gli inviasse alcune foto che ritraevano le sue parti intime.Ha cosi' formulato sempre alle parti offese le stesse minacce con richiesta di denaro, Minacce finalizzate a conseguire somme di denaro di entità variabile tra i 200 e i 300€: ”. . Le somme di denaro provento di estorsione sono confluite sulla carta postepay, di una ex fidanzata dell’arrestato estranea Tre tentativi di estorsione non si sono concretizzati per le resistenze delle vittime che si sono sottratte al ricatto. Una minacciando l’estorsore che lo avrebbe denunciato e le altre due hanno trovato la forza per denunciarlo.Nelle indagini e' emerso anche il reato di truffa commesso dall’indagato nei riguardi di tre donne. attraverso un sito web con un annuncio avente ad oggetto la vendita di cuccioli di cane di razza “buldog francese”, ha attirato l’attenzione di tre donne potenziali acquirenti, due liguri e una sarda alle quali ha inviato tramite whatsapp alcune foto degli animali per rendere l’offerta credibile, facendosi quindi accreditare in più frazioni quale acconto per le prenotazioni somme oscillanti dai 100 ai 200€In ultimo all’arrestato è stato anche contestato il reato di violenza privata, sempre con il falso nome di Emanuele e simulando interesse sentimentale, si era fatto inviare alcune foto intime della stessa per poi chiederle di uscire con la minaccia di diffusione delle immagini se non avesse accettato, in modo da costringerla in tre distinte circostanze ad avere tre incontri galanti.L’arrestato al termine delle formalità di rito è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi.