La scorsa domenica è giunta una richiesta di intervento al Consorzio di Gestione di Torre Guaceto da parte del personale del lido “Granchio Rosso” che aveva appena soccorso una Caretta caretta che si era spiaggiata in corrispondenza dell’area attrezzata. Come da prassi, gli addetti di Torre Guaceto hanno contattato i veterinari dell’Asl e poi dal lido, la Caretta è stata trasportata al Centro della Riserva, dove è stata sottoposta a tutti i controlli del caso.
Si tratta di una Caretta molto giovane, della quale non è ancora possibile stabilire il sesso dato l’età. E’ lunga appena una ventina centimetri. Elemento preoccupante, un filo di plastica, di quelli che vengono solitamente utilizzati per chiudere i sacchi dell’immondizia, che le fuoriusciva dalla bocca. Il personale di Torre Guaceto ha trasportato l’animale al laboratorio veterinario della Facoltà di Medicina dell’Università di Bari, ente convenzionato con il Consorzio per la cura degli esemplari recuperati in stato di difficoltà. I medici hanno provveduto all’estrazione del filo di plastica e la tartaruga è tornata al Centro della Riserva “Luigi Cantoro” dove rimarrà fino al ritorno alla perfetta forma fisica e quindi alla libertà in mare. Le condizioni di salute della Caretta caretta ora sono stabili, ha ricominciato a mangiare, ma bisognerà ancora attendere per dichiararla fuori percolo. In sede di controlli veterinari si è scoperto di aver salvato oltre allo stesso animale anche il granchietto con cui convive. La Caretta, infatti, ospita un piccolo granchio nello spazio che separa la coda dal carapace. Si tratta di un “Planes marinus”, piccolo crostaceo che vive in simbiosi con la tartaruga che lo ospita e che in cambio di “trasporto” per vari chilometri in mare, assicura la pulizia della zona in cui si insedia.