Il mondo industriale, per vari settori, è in piena metamorfosi evolutiva. Le scelte ed i cambiamenti dettati da: tutela ambientale, ecologia, salute e sicurezza dei cittadini, ma anche da interessi economici, fanno si che per i prossimi 10 anni si assisterà a decisioni che sconvolgeranno completamente il modo di produrre e l’organizzazione del lavoro. I comparti maggiormente interessati sono: energia, chimica, farmaceutica ed il sistema dei trasporti. Siamo convinti che la produzione di energia offrirà nuove soluzioni sempre più lontane dal petrolio e dal carbone. Così come il settore chimico abbandonerà prodotti non più richiesti dal mercato indirizzando la produzione verso quelli più performanti ed ecologici.
Anche i trasporti: mare, cielo e terra subiranno cambiamenti tali da sconvolgere gli assett industriali attuali. Nella maggior parte dei casi saranno sostituiti da alimentazione elettrica e gas con tutto quello che comporterà a livello di tecnologia industriale. Immaginiamo, quindi, la rivoluzione che avverrà a livello economico, industriale e sociale perché Brindisi ospita da oltre 60 anni insediamenti energetici, chimici e metalmeccanici.Per questo siamo chiamati, da subito, a penderne atto e trarne le necessarie conclusioni perché il nostro sistema industriale nel suo complesso, sarà sicuramente coinvolto. Le società lo hanno già preannunciato, ognuno in casa propria, senza però fornire valide soluzioni alternative.
Ci chiediamo: cosa avverrà prima e dopo il 2025 per il comparto energetico? Quale futuro avrà la chimica a Brindisi, continuerà ad essere strategica quella di base? Cosa ne sarà del settore aeronautico, se continuerà la delocalizzazione delle produzioni?
La UIL di Brindisi fa appello a tutte le forze politiche e sociali di essere vigili ed attive in tutte le occasioni in cui saranno assunte decisioni in merito e seguire sui tavoli di lavoro e nelle commissioni specifiche tutte le scelte che avranno ricadute sul nostro territorio. Diversamente ci ritroveremo, di nuovo, ad affrontare un lungo periodo economico e sociale involutivo, senza soluzioni alternative, che renderà la nostra provincia ancora più povera ed abbandonata a se stessa.
Antonio Licchello