Riceviamo e pubblichiamo :
Alla C.a. delle Massime Autorità Brindisine.
Egr.i Dottori con la presente facciamo appello alle Vs. Autorità per chiederVi di aiutarci a mettere fine ad un supplizio, che si verifica da due anni nel periodo estivo da maggio a settembre, ai danni di tutti i residenti nei pressi del Parco Maniglio, nel rione Bozzano della nostra città.
Il suddetto parco gestito dalla Multiservizi, ha degli orari di apertura e chiusura, 07.00/13.00, 16.00/21/00,che il guardiano ha sempre fatto rispettare, alle ore 13,00 infatti, invita tuttora gentilmente genitori e bambini ad uscire perché il parco deve essere chiuso, al fine di rispettare” il silenzio della controra”. Paradossalmente però, la sera lo stesso guardiano va via, senza chiudere i cancelli perché il nuovo gestore del bar svolge la sua attività nelle ore notturne, vanificando il nostro diritto “al silenzio della notte”.
Il Bar del Parco ha motivo di esistere al fine di offrire un servizio ai frequentatori del parco, per lo più bambini, genitori ed anziani, qualora volessero usufruire di un gelato, una bevanda, un caffè; inoltre per anni è stato il ritrovo di tanti lavoratori, al mattino per fare colazione prima di andare a lavoro e delle mamme, che dopo aver accompagnato i bambini a scuola, si trattenevano per consumare un caffè e chiacchierare un po’.
Tutto questo è stato stravolto lo scorso anno, con l’avvento del nuovo gestore, il quale al mattino non apre l’attività, avendo deciso di impiantare un karaoke che va avanti fino a notte inoltrata, a volumi altissimi, invadendo la privacy di tutti noi residenti, al punto da non poter scambiare una parola, leggere un libro, vedere la televisione o molto semplicemente riposare nel proprio letto.
Molti di noi hanno affrontato personalmente il gestore del bar, il quale ha ribadito sfrontatamente che ha il permesso, la licenza e non si sa quale altra autorizzazione a svolgere la sua attività e che “ deve lavorare”, come se il diritto di lavorare gli desse il consenso di entrate nelle nostre case, di notte a volumi spropositati con canti ed urla sguaiate, (pertanto siamo tutti concordi nel fatto che qualunque autorizzazione possa essere revocata e rivista per motivi di ordine pubblico).
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