Dalle prime ore del mattino, i finanzieri dei Nuclei di Polizia Economico Finanziaria di Lecce e Brindisi, al termine di complesse indagini delegate dalla Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 4 persone, di cui 2 in carcere e 2 ai domiciliari, appartenenti ad un’organizzazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’inchiesta, denominata “Bogotà”, ha accertato il coinvolgimento nei traffici illeciti di 51 soggetti di nazionalità italiana ed albanese, tutti deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per detenzione e traffico di stupefacenti, di cui 10 tratti in arresto in flagranza di reato nel corso di varie operazioni di servizio svolte nel corso delle indagini, tra Bolzano – Livorno – Lecce e Brindisi, con il sequestro di ingenti quantitativi di stupefacente, 600 Kg di Marijuana, 21 Kg di Hashish, 2 Kg di Cocaina e 32 Kg di Eroina e di numerosi mezzi utilizzati per il trasporto dello stupefacente, come imbarcazioni, furgoni ed auto modificate con sofisticati doppifondi.
Gli indagati, strutturati in vari gruppi criminali erano radicati nelle Provincie di Lecce e Brindisi con “proiezioni operative” in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Basilicata e Belgio, dove usavano approvvigionarsi di ingenti quantitativi di cocaina che successivamente distribuivano sulle piazze locali. Dalle indagini è emerso poi come, in alcuni casi, usassero fornire “supporto logistico” anche ad altri gruppi criminali stanziati in Albania, individuando gli immobili dove custodire lo stupefacente giunto via mare ed alloggiare gli scafisti e gli altri complici addetti alle operazioni di sbarco, fornendo anche la disponibilità di mezzi ed autisti per il trasporto dello stupefacente verso varie destinazioni su tutto il territorio nazionale. All’esito degli elementi raccolti dai finanzieri del G.O.A. di Lecce e della Sezione Mobile del Nucleo di Brindisi al temine di complesse indagini supportate dall’utilizzo di sofisticate tecnologie, il G.I.P. presso il Tribunale di Lecce dott Michele Toriello, ha emesso su richiesta del Pubblico Ministero della Direzione Distrettuale Antimafia, ora nominato Procuratore aggiunto presso la Procura di Bari, dott.Alessio Coccioli, un provvedimento restrittivo della libertà personale nei confronti di due soggetti di nazionalità albanese classe 1980 e classe 1989 e della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico di due soggetti di nazionalità italiana un 49enne originario di Cellino San Marco ma residente a Torchiarolo e un 35enne, originario di Mesagne e residente ad Erchie, accusati di traffico di stupefacenti. Gli arrestati sono stati tradotti in carcere.