la condizione di precarietà dei Lavoratori Socialmente Utili, non è più sopportabile, sono più 22 anni, che garantiscono attività fondamentali per la pubblica amministrazione.In tutti questi lunghi anni, tali lavoratori, hanno vissuto con l’assegno sociale poco più di 500,00 euro, senza diritti contrattuali e con grave disagio economico-famigliare.L’indennità è percepita dagli stessi per effetto di convenzioni annuali, che il Ministero del Lavoro sottoscrive con le Regioni per garantire la prosecuzione delle attività svolte da questi lavoratori, fondamentali per i cittadini.Nel 2016 è intervenuta la Corte dei Conti sulla mancata stabilizzazione degli LSU da parte dei Comuni, a fronte delle risorse che invece lo Stato impegna proprio per avviarla.