Il Comando Provinciale della Guardia di finanza di Brindisi, nei giorni scorsi ha coordinato un piano di controllo economico del territorio finalizzato a contrastare i traffici illeciti, impiegando diverse pattuglie su tutta la provincia. In questo contesto, i finanzieri della Compagnia di Fasano, hanno recuperato 34 beni ed opere sacre, già pronte per essere immesse sul mercato “nero” dell’arte e dell’antiquariato. In particolare le Fiamme Gialle hanno notato un’auto che percorreva ad alta velocità la statale dei trulli, in direzione Brindisi.
Insospettiti, i militari hanno inseguito il veicolo, riuscendo ad intercettarlo all’altezza della zona industriale di Fasano. Il successivo controllo dell’auto, ha permesso di rinvenire all’interno del bagagliaio, tele ed oggetti sacri, dei quali il soggetto fermato non riusciva a dimostrare la legittima provenienza. I successivi approfondimenti svolti dai finanzieri, hanno permesso di risalire all’epoca dei beni recuperati e di collegare una parte dei beni ad un furto denunciato nel 2014 ai danni della Chiesetta rupestre di San Giuseppe nel Comune di Noci. Tra gli oggetti ritrovati e sottoposti a sequestro, meritevoli di interesse storico-artistico figurano tra gli altri: un dipinto ad olio su tela di fine ‘700 raffigurante la “Sacra Famiglia”; un messale romano edito a Napoli nel 1773 contenente pregiate incisioni e un calice in rame dorato ed argento del 1707 con copricalici in stoffa e carta di fine‘800. Alcuni di questi beni, saranno presto restituiti ai legittimi proprietari, che li hanno già riconosciuti. Per gli altri, sono in corso gli approfondimenti investigativi da parte del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Bari. Il responsabile, Z.F. di anni 37, è stato denunciato, a piede libero, per ricettazione.