Tra l’aprile del 2016 e l’aprile di quest’anno, alcuni studi medici, dentistici, terapici ed esercizi commerciali sono stati presi di mira da due tarantini, peraltro già noti alle forze dell’ordine, che, in concorso tra loro, sono riusciti a portare a termine diversi furti aggravati. I due, secondo le ipotesi di reato formulate, adottando un collaudato modus operandi, si confondevano tra clienti, avventori o pazienti di studi e negozi, riuscendo a rubare quanto possibile tra borselli, portafogli, cellulari, carnet di assegni e altro.
Grazie ad un’articolata indagine, sono stati raccolti elementi indizianti tali da ipotizzare che i due risulterebbero coinvolti in almeno 5 episodi delittuosi: uno dell’aprile 2016, avvenuto all’interno di una concessionaria di auto a Fasano; un altro, avvenuto in uno studio dentistico di Brindisi nel febbraio 2017, uno presso uno studio fisioterapico sempre in città nel mese di febbraio 2017 e ancora, ai danni di uno studio dentistico di Oria, nel marzo 2017 e infine, ai danno di un negozio di telefonia di Brindisi nell’aprile 2017. Tra le ipotesi di reato indicate nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, viene contestato ad entrambi anche l’utilizzo fraudolento di bancomat o carte di credito rubati, per l’acquisto di beni. I due destinatari della misura cautelare restrittiva emessa dal G.I.P. sono Antonio Lupoli, tarantino classe 1975 e Salvatore Magnolo, originario di Bari ma tarantino di adozione, classe 1972. Il quadro ricostruito con le indagini degli investigatori della Squadra Mobile brindisina, ha poi trovato la piena condivisione del locale Ufficio di Procura. Il G.I.P., accogliendo immediatamente la tesi del Pubblico Ministero della Procura ha così emesso nei confronti dei due, la misura cautelare della custodia in carcere. Agli interessati, al momento ristretti per altra causa, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata presso la casa circondariale nel tardo pomeriggio di ieri.