I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Francavilla Fontana hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei fratelli Pietro e Alessandro Cavallo, classe 1974 e classe 1989, di Francavilla Fontana, per tentato omicidio ai danni del Sorvegliato Speciale con obbligo di soggiorno Cosimo Canovari, 49enne del luogo, fatto avvenuto a Francavilla Fontana il 24 aprile 2017. Dalla ricostruzione della vicenda è emerso che Canovari, mentre si trovava all'interno della sua abitazione, nell’affacciarsi dal balcone per verificare chi avesse suonato al citofono, è stato raggiunto da 4 colpi di arma da fuoco, uno dei quali lo ha attinto all’avambraccio sinistro.
Le attività investigative avviate immediatamente dopo, hanno permesso di delineare il movente, riconducibile a debiti, verosimilmente di droga, che un parente dei due arrestati aveva contratto con il figlio della vittima. In particolare, a seguito dei vari solleciti di onorare il debito, il giorno prima si era verificata una violenta lite tra le parti, alla quale aveva partecipato anche Canovari. Con il chiaro intento di vendicarsi, Alessandro Cavallo, nonostante ristretto agli arresti domiciliari a seguito dell’ordigno esplosivo collocato e fatto esplodere dallo stesso a Villa Castelli il 06.01.2017, insieme al fratello Pietro, si sono recati a bordo di un’Alfa 147, sotto l’abitazione di Canovari e dopo aver richiamato la sua attenzione suonando al citofono, hanno tentato di ucciderlo esplodendo 4 colpi di arma da fuoco. L'auto utilizzata, è stata vista sfrecciare nelle immediate vicinanze, grazie anche all’acquisizione delle immagini dei vari sistemi di videosorveglianza pubblici e privati della zona. E’ stata quindi individuata con certezza in quella in uso a Pietro Cavallo. Subito dopo l’attentato, Alessandro Cavallo è tornato presso la sua abitazione, mentre il fratello Pietro ha cercato rifugio in una masseria di Villa Castelli, per poi fare rientro a Francavilla Fontana. L’attività investigativa ha inoltre permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza del delitto di favoreggiamento personale nei confronti di 3 soggetti, per aver tentato di eludere le investigazioni fornendo false dichiarazioni, nonché sottraendo il sistema di videosorveglianza installato presso l’abitazione della vittima, che non è stato mai rinvenuto. Gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Brindisi.